Don Adelio Tomasin, vescovo emerito di Quixadà in Brasile e già Casante dell'Opera dal 1972 al 1984, è tornato alla Casa del Padre nella mattinata di lunedì 30 settembre. Il funerale si svolgerà domani, martedì 1 ottobre, presso la cattedrale di Quixadà, mentre la salma verrà tumulata nel cimitero del santuario di Nossa Senhora Imaculada Rainha do Sertão.
Ecco le parole del Casante don Massimiliano Parrella per dare l'annuncio alla Famiglia Calabriana:
Ecco le parole del Casante don Massimiliano Parrella per dare l'annuncio alla Famiglia Calabriana:
"Carissimi fratelli questa mattina alle 6.00 (ore locali) il Padre ha chiamato a se il nostro confratello Vescovo dom Adelio Tomasin, già Casante dell’Opera don Calabria. Dopo un lungo periodo di sofferenza e malattia affrontato con dignità e fede, il nostro dom Adelio è entrato nella luce della Resurrezione. Oggi riposa in pace insieme a san Giovanni Calabria e ai tanti fratelli , sorelle e laici che ci hanno preceduto in Paradiso. Grazie dom Adelio per la tua vita donata per la Chiesa e l’Opera. Grazie per il tuo esempio di dedizione e di fede. Riposa in Pace tra le braccia amorose del Padre".
BREVI NOTE BIOGRAFICHE
Nato a Montegaldella (Vicenza) da una famiglia molto povera, è entrato nella Casa di Maguzzano allì'età di 12 anni, durante la guerra. Ha conosciuto bene don Calabria, rimanendo profondamente colpito dal suo carisma. Ha fatto la prima professione religiosa nel 1951 a San Zeno in Monte (Verona) e nel 1955 è stato ordinato prete.
Dopo le prime obbedienze trascorse tra Ferrara e Roncà, don Adelio è stato uno dei primi missionari dell’Opera a partire da Verona per l’Uruguay, nel 1959. Tre anni dopo ha aperto la prima missione in Brasile, a Porto Alegre. Dopo un’esperienza a Pamplona, in Spagna, e in Nigeria, è rientrato in Italia dove nel 1972 è stato eletto Casante dell’Opera, terzo successore di don Calabria. Ha mantenuto l’incarico per 12 anni, dando un forte slancio allo sviluppo missionario e al consolidamento della Congregazione.
Nel 1988 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo della diocesi di Quixadà, nello stato brasiliano del Cearà, in una zona particolarmente povera nel nord-est del Paese. Qui mons. Tomasin si è prodigato per i più fragili, coinvolgendo in questa opera di aiuto anche tante persone dall’Italia che lo hanno sempre sostenuto. Tra le sue iniziative, da citare in particolare l’impegno in ambito culturale ed educativo, con la fondazione di tre atenei che hanno trasformato Quixadà in una città universitaria, offrendo opportunità di formazione e occupazione per tanti giovani. Anche dopo aver dato le dimissioni per raggiunti limiti di età, nel 2007, è rimasto in Brasile e ha continuato nel suo impegno in campo pastorale, educativo e sociale.
Nel 1988 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo della diocesi di Quixadà, nello stato brasiliano del Cearà, in una zona particolarmente povera nel nord-est del Paese. Qui mons. Tomasin si è prodigato per i più fragili, coinvolgendo in questa opera di aiuto anche tante persone dall’Italia che lo hanno sempre sostenuto. Tra le sue iniziative, da citare in particolare l’impegno in ambito culturale ed educativo, con la fondazione di tre atenei che hanno trasformato Quixadà in una città universitaria, offrendo opportunità di formazione e occupazione per tanti giovani. Anche dopo aver dato le dimissioni per raggiunti limiti di età, nel 2007, è rimasto in Brasile e ha continuato nel suo impegno in campo pastorale, educativo e sociale.